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TORINO CROCETTA
IL RADDOPPIO DELLA LINEA

Un’operazione che avevo in mente da tempo e per la quale il plastico era predisposto: il raddoppio dei binari di circolazione. Tutte le linee ferroviarie del nodo della città erano e sono a doppio binario e dunque anche nella mia ambientazione doveva esserci questo secondo binario. 

Con l'occasione della modifica è stata sviluppata anche la radice nord dello scalo, creando un nuovo modulo e sfruttando il binario dello scalo più vicino al binario di linea per il proseguimento.   Aprendo il varco sotto il cavalcavia di destra, questo binario continua e si innesta in linea principale.

L' AMBIENTAZIONE CITTADINA

Come già era per il plastico in configurazione a binario unico, anche dopo questo aggiornamento per il raddoppio l'ambientazione rimane invariata. Anzi si completa con una nuova parte nel nuovo modulo.

Ricordo che lo scalo merci Crocetta è posto lungo la direttrice  nord-sud che va da Torino Porta Susa a bivio Crocetta (diramazione per Quadrivio Zappata e Torino San Paolo), orientativamente tra i cavalcavia di Corso Einaudi e Via Caboto/Millio e accanto a quartieri una volta ricchi di industrie e intrecciati nel tessuto cittadino.

Sovrastante il trincerone c'era il vecchio binario dei raccordi - vestigia della linea originaria quando era al livello stradale - che raccordava tutte le industrie anzidette, a partire dalle OGR. E appunto nel nuovo modulo questo binario ormai abbandonato (dismesso formalmente nel 1975) costeggia il muro di cinta delle OGR  - lo sfondo mostra una parte dell'edificio, anche se realmente è posto 500 metri più a nord - passa lo scambio dell'ingresso sud delle officine e dopo un cancello di protezione  attraversa corso Einaudi.

Dopo lo scalo (nel primo modulo a sinistra), quindi a sud, ricompare nel tratto in curva che costeggiava Corso Lione e arrivava in piazza Marmolada.

Qui, nel trincerone è presente anche un binario che si dirama dallo scalo e si inserisce all'interno di un sottopasso, questo potenzialmente poteva essere un binario di servizio diretto allo scalo di  Torino San Paolo

GLI INTERVENTI

Sui 4 moduli già esistenti gli interventi da fare si possono riepilogare in 2 punti essenziali:

1) l'aggiunta di un mini-modulo sul lato frontale per aumentare la larghezza totale e sostenere il nuovo binario;

2)  l'aumento della campata dei 4 cavalcavia già esistenti per ospitare la sede del nuovo binario;

Ogni nuovo mini-modulo è lungo quanto il modulo stesso che lo affianca e largo 7cm. E’ stato fissato direttamente alla parete frontale del modulo originario e su di esso è stato appoggiato lo strato di sughero di rialzo e sopra il binario. Nel modulo a sinistra è stata creata anche una bretella di comunicazione tra i binari "P" e "D".

​La modifica dei cavalcavia è stata invece più laboriosa e ha necessitato di uno studio più attento. Lo scopo principale era recuperare tutte le strutture, senza doverle rifare da capo.

I tagli per ospitare le prolunghe necessarie all'allagamento della luce sono stati fatti in punti diversi (a metà della luce oppure al lato, in funzione dei profili).

IL QUINTO MODULO

Come accennato, il 5° modulo nasce per creare la radice nord dello scalo e per chiudere la scena ferroviaria.

Una doppia bretella provvista di deviatoio inglese doppio mette in comunicazione i due binari principali di linea con il binario secondario dello scalo, il quale consente l'arrivo e la partenza dei convogli da entrambe le direzioni - il binario adiacente è predisposto per arrivo e partenza in  sola direzione sud.

Frutto di una licenza poetica, è presente un tronchino rimasto dal rimaneggiamento del piano binari in una fase di vita intermedia dello scalo, il quale è ancora costeggiato dai pali della linea aerea ex-trifase (in disuso) e si spegne all'interno del sottovia a luce ridotta; ospita un carro di servizio fermo da tempo.

A fianco dei binari c'è il muraglione della trincea sovrastato dal tessuto urbano - la cui storia è descritta in seguito.

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